Ricette della tradizione e ingredienti unici: i piatti emiliani vengono tramandati di padre in figlio e sono una grande, piccola meraviglia. Dal Prosciutto di Parma al Parmigiano Reggiano, sino all’Aceto Balsamico: l’Emilia vanta prodotti gastronomici inimitabili, usati per preparare delizie che conquistano il palato e curano l’anima.
I piatti della cucina emiliana da non perdere
Scopriamo insieme le meraviglie della cucina emiliana, fra ricette famose e altre tutte da gustare: dalle paste ripiene sino alle carni.
Gnocco fritto
Lo gnocco fritto con salumi è senza dubbio uno dei cavalli di battaglia della cucina emiliana. Questa specialità, diffusa in tutta la regione, cambia nome in base alla provincia. A Parma, ad esempio, viene chiamata torta fritta. Il risultato però non cambia: questo piatto regala una esplosione di sapori ed è una delizia da provare. Si parte da un impasto con farina, sale, acqua, latte e strutto, fritto e gustato con salumi e formaggi nostrani.
Anolini o cappelletti
Fra i piatti emiliani più gustosi ci sono gli anolini, conosciuti anche come cappelletti. Questa pasta fresca, tirata rigorosamente a mano, presenta un ripieno a base di carne, formaggio o pane. Si assaporano nel brodo oppure con il sugo. Anche in questo caso ci sono tante sfaccettature e diversità a seconda delle zone. Sulle colline parmensi hanno una forma rotonda e vengono chiusi con uno strumento dalla forma zigrinata. A Reggio Emilia invece sono più piccoli e si chiudono utilizzando i mignoli.
Tortelli
Quando si parla di piatti emiliani è impossibile non citare i tortelli. Hanno una forma quadrata e possono essere ripieni con patate, zucca e amaretti, oppure erbette e ricotta. La loro particolarità? La pasta fresca è tirata a mano e il gusto è inconfondibile: sa di materie prime di alta qualità, di passione e di amore per questa terra.
Cappellacci
In Emilia Romagna quando si parla di paste ripiene c’è solo l’imbarazzo della scelta. Nella lunga lista troviamo anche i cappellacci. Chiamati in dialetto “caplaz”, sono contraddistinti dalla loro forma che ricorda quella di un cappello di paglia. Lo stesso che veniva usato dai contadini della zona. La dimensione va dai 4 ai 7 centimetri, mentre all’interno la sfoglia all’uovo è farcita con zucca violina, pangrattato, noce moscata e formaggio. Il condimento migliore? Ragù di carne, ma anche burro e salvia
Lasagne
Le lasagne sono fra i piatti tipici bolognesi più amati e conosciuti al mondo. Vengono realizzate con una serie di strati di pasta all’uovo e farcite con il ragù alla bolognese e la besciamella. Ne esistono numerose varianti, ma quella classica è senza dubbio la migliore. Dopo un primo assaggio fermarsi sarà impossibile!
La carne
Se i primi sono straordinari, anche i secondi della cucina emiliana sono a dir poco indimenticabili. La carne è di altissima qualità, proveniente da allevamenti in loco, tenerissima e perfetta per preparare ricette uniche. Come la Vecchia alla parmigiana o il pesto di cavallo, specialità della colline parmensi, da gustare solo nelle trattorie e nei ristoranti tipici come I Tri Siochètt, dove lasciarsi travolgere dai sapori della cucina tipica, dalla carne alla griglia agli insaccati.
Tigelle
Fragranti e gustose, le tigelle sono perfette da mangiare a qualsiasi ora. Difficile resistere a queste focaccine preparate con acqua, farina, strutto e lievito di birra. Il nome deriva dalla piastra di terracotta che in passato veniva usata per cuocerle. Sono buone mangiate da sole e strepitose con i salumi.
Erbazzone
Perfetto per un brunch o per una colazione salata, l’erbazzone arriva dall’antica tradizione contadina dell’Emilia Romagna. Si tratta di una torta salata preparata con bietola lessata, tritata e mescolata con uova, cipolla e Parmigiano Reggiano.
Torta Barozzi e torta tenerina
In Emilia Romagna non mancano nemmeno i dolci. Fra i più buoni troviamo la torta Barozzi, ideata da Eugenio Gollini e preparata con mandorle, cacao e caffè. La torta tenerina invece è perfetta da assaporare con il caffè ed è a base di cioccolato fondente, burro, uova e farina.